Un ragù senza carne è quasi un ossimoro, invece, provare per credere, un ragù vegano, fatto come si deve, potrebbe ingannare il carnivoro più estremista. Così come per le ricette tradizionali, ne esistono diverse varianti anche per il ragù vegetale, così oltre alla base di spezie e verdurine che, può più o meno, essere sempre la stessa possono variare gli ingredienti (fagioli di soia, granulare di soia, spezzatino di soia, altri legumi, cavolo nero, tofu, seitan, …).

La ricetta che vi illustrerò oggi ha come ingrediente base, oltre al pomodoro, ovviamente, la soia, ma non surrogati vari, che non preferisco particolarmente, proprio fagioli essiccati di soia. Vediamo insieme gli ingredienti che, come al solito, vi elencherò senza scendere nel dettaglio delle quantità.

• una manciata di fagioli di soia
• passata di pomodoro
• cipolla
• carote
• scalogno (opzionale)
• sedano (opzionale)
• olio extra vergine di oliva
• sale
• spezie varie (origano, maggiorana, timo, noce moscata, pepe, …)

Il procedimento è semplice e veloce e non differisce molto dalle ricette tradizionali. Innanzitutto prendete una manciata di fagioli di soia e macinateli in un frullatore (o in un pestello) fino a farne un granulato. Poi aggiungete dell’acqua tiepida o del brodo vegetale e lasciate in ammollo per un paio d’ore almeno.

Nel frattempo tagliate la cipolla e le carote (lo scalogno e/o il sedano) a pezzettini, non grossi come quelli nella foto, è dovuta correre mia moglie in mio aiuto tagliando, per quanto possibile, in pezzi più piccoli gli ingredienti quando già erano nella pentola a cuocere.

Mettete le verdure spezzettate in una pentola e lasciate soffriggere con l’olio di oliva, aggiungete le spezie che preferite. Poco prima che le cipolle siano dorate aggiungete il granulato di fagioli di soia dopo aver tolto quasi tutta l’acqua d’ammollo.

Lasciate cuocere qualche minuto mescolando ogni tanto e aggiungete poi la passata di pomodoro. Mescolate ancora e lasciate bollire il ragù per almeno un paio d’ore. Ricordatevi di rimestare ogni tanto il ragù di soia, a intervalli più o meno regolari, ed all’occorrenza aggiungete un bicchiere d’acqua (o di brodo vegetale) per evitare che si bruci (a me è capitato).

Alla fine preparate la pasta che preferite, io ho optato per dei rigatoni di Gragnano, ma va anche meglio della pasta integrale del formato che prefetite. Dopo averla scolata e rimessa nella pentola di cottura a fuoco lento aggiungete un po’ di ragù. Preparate le porzioni e servite con su ancora un po’ di ragù, e se vi va un po’ di “formaggio grattuggiato vegano” o se siete vegetariani del grana o parmigiano.

Abbinamenti col vino

A questo ragù vegano di soia potete abbinare qualsiasi vino abbinereste ad un ragù tradizionale. Un chianti classico, per esempio, o, restando nella mia regione, un piedirosso, un pallagrello nero o un casavecchia. Ma ogni rosso ben strutturato può andar bene, anche un esigente aglianico o meglio un taurasi.